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3. Sicurezza e immigrazione

 
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Autore Messaggio
Cip



Registrato: 19/11/06 20:11
Messaggi: 2419
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MessaggioInviato: Lun Set 14, 2009 11:05 am    Oggetto: 3. Sicurezza e immigrazione Rispondi citando

3 - Sicurezza e immigrazione

Regolare i flussi migratori, intracomunitari e extracomunitari, in base a principi di solidarietà, di effettiva occupazione e di capacità di sussistenza

Aumentare l’organico delle forze dell’ordine con un adeguamento salariale ed un razionale impiego delle stesse sul territorio

Inasprire le pene per i reati contro le donne, i minori e per i reati motivati da odio razziale, da discriminazione sessuale o religiosa

Stipulare trattati internazionali che consentano di fare scontare le pene, in condizioni di reciprocità, nei paesi di origine dei condannati

Avviare una politica comune europea per il controllo dell’accesso degli extracomunitari


a voi i commenti...

Io dico che il mondo è nato senza confini politici...chiudere i confini e' contro ogni logica cosi' come penalizzare l'integrazione...
Regolamentare l'accesso al territorio è diverso...ed è giusto..
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Drakin



Registrato: 11/11/07 14:49
Messaggi: 427
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MessaggioInviato: Lun Set 14, 2009 3:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

L'alto commissario per i diritti umani denuncia le politiche che violano il diritto internazionale
Navi Pillay cita la strage degli eritrei: "Bisogna prima verificare se fuggono da persecuzioni"
Immigrati, l'Onu attacca l'Italia
"Respingimenti inaccettabili"

Fini in Abruzzo: "Non bisogna aver paura dell'immigrazione"


GINEVRA - L'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, denuncia le politiche nei confronti degli immigrati, "abbandonati e respinti senza verificare in modo adeguato se stanno fuggendo da persecuzioni, in violazione del diritto internazionale". In un discorso previsto per domani e anticipato a Ginevra, la Pillay cita il caso del gommone di eritrei rimasto senza soccorsi tra la Libia, Malta e Italia, ad agosto. E spiega che "in molti casi, le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi".

"La pratica della detenzione dei migranti irregolari, della loro criminalizzazione e dei maltrattamenti nel contesto dei controlli delle frontiere deve cessare - aggiunge Pillay - . Oggi, partendo dal presupposto che le imbarcazioni in difficoltà trasportano migranti, le navi le oltrepassano ignorando le suppliche d'aiuto, in violazione del diritto internazionale. In molti casi - aggiunge l'Alto Commissario per i diritti umani - , le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi". L'Alto commissario cita in proposito la situazione nel Mediterraneo, nel Golfo di Aden, nei Caraibi e nell'Oceano indiano.

L'Italia discrimina i Rom - "I rom in Italia subiscono trattamenti degradanti". Nel testo dell'intervento inaugurale alla dodicesima sessione del Consiglio dell'Onu, Navi Pillay scrive che "in Italia c'è stata un'abbondante documentazione di discriminazione e trattamente degradanti nei confronti della popolazione Rom". Oltre all'Italia, la Pillay menziona l'Ungheria, la Slovacchia e la Bulgaria, paesi in cui è ancora molto forte il sentimento anti-rom. "Sono consapevole degli sforzi in buona fede per affrontare il problema, ma deve essere fatto di più per porre fine a questa discriminazione", afferma Pillay.

Fini torna sul tema immigrazione - Sul tema dell'immigrazione è tornato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in occasione della sua visita sui luoghi del terremoto in Abruzzo: "Pensare alla storia di Nancy Pelosi - ha detto Fini citando il caso della portavoce del Congresso Usa - dimostra che non solo si può essere orgogliosi delle radici italiane, ma anche che non occorre avere paura dell'immigrazione né dubitare sulla possibilità di una vera integrazione" degli immigrati.
"La presidente Pelosi - ha detto Fini - italo-americana d'Abruzzo, dimostra il legame profondo tra i nostri popoli che si è confermato nei momenti tragici. La nostra comunità oltreoceano è importante. Chi è partito diversi anni fa da queste montagne oggi è inserito a livelli altissimi nella politica e nell'economia di quel paese".

(14 settembre 2009) Tutti gli articoli di cronaca

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POD



Registrato: 18/10/07 10:27
Messaggi: 1528
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MessaggioInviato: Lun Set 14, 2009 6:09 pm    Oggetto: Re: 3. Sicurezza e immigrazione Rispondi citando

Regolare i flussi migratori, intracomunitari e extracomunitari, in base a principi di solidarietà, di effettiva occupazione e di capacità di sussistenza
mmm... per principio di solidarietà a questo punto dovremmo far entrare chiunque ne faccia richiesta, visto che di solito non sono cittadini inglesi o americani a fare richiesta di ingresso per necessità... se i driver invece sono l'effettiva occupazione o la capacità di sussistenza credo che ne entrerebbero pochissimi, praticamente solo quelli per i quali sopraggiunge il cosiddetto diritto di ricongiungimento...

Aumentare l’organico delle forze dell’ordine con un adeguamento salariale ed un razionale impiego delle stesse sul territorio... più che l'adeguamento salariale, credo che sia opportuno un uso razionale sul territorio, faccio un esempio: da una inchiesta pubblicata qualche giorno fa sul Sole 24 Ore pare ci sia una assoluta carenza di guardie carcerarie, quelli che una volta si chiamavano secondini... ebbene una approfondita ricerca sulla disclocazione degli agenti in servizio dice che il corpo è in sofferenza perchè tanti sono dislocati in lavori d'ufficio negli uffici/istituzioni dove avrebbero bisogno di tutti tranne che di guardie carcerarie...

Inasprire le pene per i reati contro le donne, i minori e per i reati motivati da odio razziale, da discriminazione sessuale o religiosa... in Italia ce ne sono ben pochi di reati per discriminazione religiosa. Io inasprirei senza dubbio le pene per i reati contro l'ambiente (che oggi sono a dir poco ridicole), per i reati finanziari (che oggi sono praticamente inesistenti) e per i reati contro i bambini/disabili o sessuali in generale

Stipulare trattati internazionali che consentano di fare scontare le pene, in condizioni di reciprocità, nei paesi di origine dei condannati... Assolutamente daccordo più che altro perchè risolverebbe due tematiche:
1 - parte dell'affollamento delle carceri
2 - farebbe da deterrente visto che molti qui sono quasi in vacanza ma nelle patrie galere rischierebbero la sopravvivenza

Avviare una politica comune europea per il controllo dell’accesso degli extracomunitari... Questo caso, secondo me, è una evidente rappresentazione della sindrome NIMBY: Not In My Back Yard (non nel mio giardino)... tutti sanno che sarebbe opportuno quanto necessario ma poi ognuno guarda ai suoi interessi e non vuole che gli altri vengano a rompere le scatole in casa propria: ergo, il problema è e resterà dell'Italia e in misura minore di Spagna e Francia.
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